giovedì 29 dicembre 2011

Capitolo 1 - Potere Alle Ragazze

Il mio primo vero amore furono cinque ragazze, contemporaneamente.
Avevo 8 anni, mia sorella 13, e fu tutta colpa sua.
Ah, e comunque sto parlando delle Spice Girls.
Mia sorella era appena entrata nel mondo delle teenagers; in quegli anni il suo destino era segnato, era pronta ad incarnare perfettamente lo stereotipo della ragazzina anni Novanta: trucco da panda (o da pugile vicino alla sconfitta), capelli rigorosamente frisé da far invidia alle pecorelle di Heidi, zeppe antistupro e antimina, jeans a zampa di elefante con qualche fiorellino osceno ricamato per mettere in risalto i punti giusti, e soprattutto pomeriggi interi a guardare Mtv nella speranza di vedere in onda il video della boy band preferita. Altri tempi insomma, per fortuna.
Non faceva altro, e io ne approfittavo per rubare la sua Barbie più nuova, rasarla a zero e poi decapitarla.
Ricordo che un giorno la vidi sul divano, in atteggiamenti adulatori verso uno strano aggeggio di plastica: la musicassetta delle Spice Girls. Non capivo cosa fosse, ma ovviamente dovevo averla. E così successe.
Quando in casa esiste solo una cassetta non puoi far altro che ascoltarla all'infinito. E tutta quella ridondante sovraesposizione provoca un inevitabile e letale lavaggio del cervello; fui vittima inconsapevole del complotto mediatico e così me ne innamorai.
Le sorelle maggiori ricoprono un ruolo fondamentale durante l'infanzia di un bambino, esercitano una grande influenza, un po' come quelle mocciose sdentate nelle pubblicità dei giocattoli che riescono sempre a convincerci che le scarpette retroilluminanti con due centimetri di tacco siano indispensabili per la nostra esistenza; sapere che a lei piaceva quella cassetta mi faceva sentire in dovere di ascoltarla ancora di più. E la stuprai in ogni angolo della casa, dai nonni, mentre guidavo la bicicletta con le rotelle, quando accompagnavo mia madre al mercato per farmi dare un assaggino di formaggio dai salumieri, durante le noiose gite al mare di domenica, davvero ovunque ed in ogni occasione. Seduto in auto, isolato dagli auricolari del mio walkman blu elettrico, ero convinto di riuscire a capire l'esatta disposizione fisica delle 5 ragazze in studio mentre registravano i brani, perché ovviamente nel mio immaginario avveniva come in alcuni video che avevo visto: tutte insieme appassionatamente, perfettamente in sincrono, intonate, e con trucco, capelli e vestiti impeccabili.
Consumai quella cassetta e un giorno si ruppe. Ero tristissimo, ma per fortuna uscì il loro secondo album, e questa volta comprai il cd, per sentirmi più tecnologicamente avanzato, e poi perché era davvero una rottura dover sempre riavvolgere le cassette o metterci ore per trovare l'inizio di una canzone, che col tempo si storpiava nei punti più consumati del nastro ed il timbro risultava simile a quello di un orco stupido. Comunque in seguito ruppi anche quello: il cd si spezzò in 2 mentre provavo ad infilare un fazzoletto di raso nel buco centrale. Non so perché stessi facendo una cosa del genere; giochi ambigui da adolescenti, presumo.
Uscirono molti libri sulle Spice Girls, e mia madre non me ne volle mai comprare uno. Ma ero fortunato, perché a scuola, nella mia classe, c'era una ragazza che li aveva tutti, e io me li facevo prestare. Un po' alla volta provavo a fotocopiarli, ma, se non facevo in tempo, avevo un piano B: leggevo questi libri ad alta voce e mi registravo con lo stereo, poi, una volta finita la lettura, copiavo i testi con la macchina da scrivere rosso fuoco dei miei nonni, con cui ormai ero un asso. Lo so, un pazzo non sarebbe riuscito a fare di meglio, ma ho ancora quelle registrazioni da qualche parte conservate come reliquia, a meno che mia madre non le abbia buttate nella spazzatura a mia insaputa. In realtà, come è facile comprendere, tutto quel lavoro non serviva a niente; penso si trattasse solo di puro feticismo.
Poi un giorno mia sorella si fidanzò, e presto scoprii che la sorella del suo ragazzo, che aveva (e ha tuttora) la mia età, amava le Spice Girls, e teneva un diario in cui raccoglieva tutti gli articoli di giornale che le riguardassero. In me nacque subito un insano desiderio di competizione e ne feci uno, che doveva essere mille volte più bello: centinaia di pagine di riviste accuratamente ritagliate come nemmeno un serial killer professionista saprebbe fare.
Trascrivevo anche le interviste dalla tv dopo averle registrate su una videocassetta; ogni singola parola pronunciata dalla traduttrice era oro colato per me e andava scrupolosamente riportata. Spesso mi interrogavo anche su come facesse quella misteriosa signora di mezza età senza volto a tradurre così velocemente tutto quello che dicevano con il loro orribile accento British di periferia, e arrivai alla conclusione che barasse in qualche modo; miracoli della menopausa, forse.
Iniziai anche a tradurre personalmente i testi delle canzoni. All'inizio con mia sorella: io cercavo tutte le parole sul vocabolario e poi chiedevo a lei il senso delle frasi, perché per me non ne avevano. Quando capii che mentiva e inventava alcune parole per perdere meno tempo, decisi di fare a modo mio. Imparai l'Inglese da solo così. Grazie alle Spice Girls.
Gradualmente ero diventato un abile ed esperto collezionista senza vita sociale; avevo solo 10 anni.
Poi il gruppo si sciolse e tornò tutto alla normalità.
Non così velocemente, perché quando appresi la notizia al Tg piansi come una fontana, un po' come fecero mia sorella ed il resto del mondo quando Robbie Williams abbandonò i Take That.
Mi chiusi in camera, mi buttai sul letto e accesi la radio: uno speaker annunciava la notizia, per girare il coltello nella piaga e infierire un po'. Piansi ancora.
Geri era la mia preferita.
...In che senso?
Luke.

1 commento:

  1. Geri era anche la mia preferita! Anche io ero strafissata con le spice, e devo dire in tutta sincerità che il girl power e Ginger Spice mi hanno forgiata e formata in qualche senso. Bei tempi quelli in cui per sapere qualcosa di una band dovevi aspettare l'uscita settimanale di "magazine" o agognare le videocassette con i video clip e interviste! Le ho ancora tutte e le tengo come l'oro! E poi a 16 anni vinsi il concorso della parrocchia cantando e ballando Wannabe, in minigonna, scarpe da tennis con 15 cm di zeppa e i capelli rossi e biondi in pieno stile Geri! ahah
    Che dire, bello il tuo blog Luke! E mi raccomando, Spice up your life!!!!!!!

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